RassegnaStampa – CdS – La ricetta di Mariani per tornare a vincere

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Due gare, troppo presto per giudicare. L’appello del patron Stefano Bandecchi, martedì in conferenza stampa, è stato di avere  fiducia nella cura Mariani, anche se le prime due uscite dell’Unicusano Ternana sotto la sua direzione non hanno portato alcun punto. A dispetto dei risultati, però, la squadra è risultata diversa, soprattutto nella gara interna con l’Entella: più corta ed efficace  no alla conclusione in porta che – si sa –per ben cinque volte si è infranta sul palo.

 

UOMINI. Nei suoi primi 180 minuti nella serie cadetta Mariani ha cambiato poco. Si è affidato a una difesa a tre con due esterni alti di vocazione offensiva, soprattutto nel match del Liberati dove Defendi ha interpretato ottimamente il suo ruolo sulla destra e così ha fatto Statella, già presente al Manuzzi, a sinistra. In cabina di regia contro l’Entella ha giostrato Tremolada che a Cesena Mariani aveva invece inserito nella ripresa. Davanti Montalto e Carretta sono – a ragione – i due punti fermi da cui partire, mentre per Piovaccari ci sono stati più o meno quindici minuti a match per essere utile alla causa (la sensazione è che debba ancora trovare la forma migliore). Da un punto di vista di formazione, dunque, si può già tracciare una tendenza: cambiare il meno possibile, a darsi a un undici che sia compatto e unito, senza troppe variazioni di uomini da una gara all’altra. Ma soprattutto di modulo, che è forse stato uno dei fattori che ha complicato il cammino delle Fere nel girone d’andata. Anche perché, oltre al dato eclatante di Montalto, secondo nella classifica dei cannonieri, a livello individuale le cifre dei giocatori rossoverdi non sono da ultimo posto in classifica. Statisticamente, basta ad esempio guardare i numeri di Paolucci, che è il secondo in tutta la serie B per numero di passaggi