RassegnaStampa – CdS – Missione possibile, la sfida di De Canio
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“Benvenuto mister”. Così il presidente Stefano Ranucci ha aperto, nella conferenza stampa di presentazione di ieri, il nuovo capitolo dell’Unicusano Ternana, ufficialmente nelle mani di Luigi De Canio. A lui il compito di cimentarsi con questa s da di cile, ma soprattutto «stimolante» per usare le sue stesse parole. “Penso di essere in un ambiente giusto – ha detto De Canio, che non ha perso tempo e ieri ha già diretto il primo allenamento – Qui è possibile program- mare e guardare al futuro. La piazza di Terni ha un passato prestigioso e mi faceva piacere partecipare a questaimpresa”. La carriera di De Canio, d’altronde, è costellata di queste sfide e accettarla è stata ancor più facile dopo che il tecnico ha conosciuto la dirigenza: “Ho letto qualche giorno fa le parole di Bandecchi, poi ho avuto contatti con il presidente Ranucci e ho capito di tro- varmi tra persone perbene. Tutti possono sbagliare: questa società forse pecca di inesperienza ma è seria e questa per me è una garanzia”.
GRUPPO. Il tecnico passa a parlare della sua nuova squadra: “Ho fiducia in questo gruppo, mi sembra composto da buoni elementi che giocano bene e trovano il gol con facilità, anche se ne prendono troppi. Poi bisogna conoscere i ragazzi, la loro situazione psicologica, e bisogna farlo nel minor tempo possibile”. Il rinforzo con l’arrivo degli svincolati, dunque, è tutto da valutare: “Non è facile perché bisogna trovare giocatori con le stesse motivazioni e in una condizione fisica ottimale. Non so quanto sia pro cuo appesantire il bilancio e lo spogliatoio con elementi non utili alla causa”. Utile, invece, sarà l’unità intorno all’Unicusano Ternana, da parte di tutti: “Penso che queste imprese riescano se si sta insieme, squadra e tifosi, la cui partecipazione è importantissima. C’è molto da fare ma è un’impresa di cile, non disperata”. Nello sta sono previste due novità: “Al momento lavoreranno con me due persone nuove, Filippo Orlando e Giovanni Petralia, collaboratore tecnico e preparatore atletico – spiega De Canio – Ho chiesto di valutare alcuni collaboratori che sono già all’interno”.
MIRACOLO. Il presente, dunque, è la rincorsa a questo «piccolo miracolo»: “Per la prima volta – continua il tecnico – trovo una squadra che prende molti gol ma ne segna anche parecchi. È pro- babile che si sia un problema di equilibrio, magari legato alla cura di alcuni aspetti invece che altri. Devo parlare con i ragazzi e valutare il loro livello di fiducia”. Nel dna di De Canio, comunque, le imprese non sono certo una novità: “È una sfida entusiasmante dalla quale sono certo che riceverò più cose positive che negative. Sapere di poter lavorare anche in un’ottica futura e vincente è meglio di ciò che può accadere nell’immediato. Comunque, non fasciamoci la testa: è dura ma possiamo farcela”. conclude il nuovo tecnico delle Fere