Stefano Ranucci ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Il presidente della Ternana ha parlato anche della turbolente estate passata: "Se come società abbiamo mai pensato di mollare? Alcune dichiarazioni del patron Bandecchi, erano figlie del momento. La gente era avvelenata, lui ha detto “se il problema sono io, posso togliere il disturbo”. Ma sapevamo che avrebbe continuato a investire, il nostro progetto è giovane-giovanissimo. Siamo entrati in pista nell'estate 2017. Abbiamo fatto tante cose. Il Liberati era cadente, una situazione disperata. Ci abbiamo messo mano da cima a fondo: la scorsa estate settemila poltroncine con lo schienale, l’area ospitalità, un restyling totale. Al punto che la Prefettura, dopo l’ultimo sopralluogo, ha redatto un verbale molto positivo, ne siamo orgogliosi. Ma noi siamo attenti ai dettagli, dobbiamo. Dopo la tragedia del ponte di Genova, siamo intervenuti nuovamente per ulteriori verifiche, test specifici senza che nessuno ce lo avesse chiesto. Era un nostro dovere".
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