Non tutti sanno che in ogni società professionistica c’è una figura particolare, denominata SLO (acronimo di Supporter Liaison Officer) e inserita nelle regole sulle Licenze e il Financial Fair Play della UEFA nel 2010. In pratica, il suo compito è il rapporto con i tifosi, dai gruppi organizzati al singolo supporter: rappresenta la società e lavora per aiutare la tifoseria in occasione di trasferte, incontri, ritiri e in molti altri frangenti.
RUOLO. Costanza Farroni, SLO dell'Unicusano Ternana, è l’unica donna a ricoprire questo ruolo in serie B. Una situazione che – spiega lei stessa – la fa essere «particolarmente rispettata dai colleghi e anche dai tifosi stessi, nonché “coccolata” dagli SLO delle altre squadre». Perché alla base del compito del delegato al rapporto coi tifosi c’è anche una perfetta sinergia con i propri colleghi degli altri team, per far sì che lo scambio di informazioni logistiche sia puntuale e fluido. «Questa è stata la quarta stagione – spiega Costanza a Radio Cusano Campus – la prossima sarà la quinta per me in questo ruolo, che è obbligatorio per le società ai fini dell’iscrizione al campionato». È lei stessa a spiegare in modo perfetto qual è il suo compito: «Sono una figura di trait d’union tra società e i tifosi. Con il tifo in genere, non solo quello organizzato ma anche famiglie e chi orbita intorno alla squadra e ha voglia di partecipare alla vita del team». Poi entra ancor più nello specifico: «Fornisco informazioni sulle gare in casa e sulle trasferte, grazie ai rapporti stretti con i colleghi delle altre società, con i quali si lavora in gruppo per aiutare e sostenere i tifosi nelle loro necessità». Si aiuta il popolo rossoverde nel viaggio, lo si consiglia sulle coreografie che si possono fare, o sugli acquisti dei biglietti. La collaborazione con gli altri SLO è fondamentale anche quando sono le Fere a giocare in casa, per agevolare i supporter ospiti.
RICORDO. Costanza Farroni ha una grande fortuna: lavora con il pubblico delle Fere. Passionale sì, ma sempre corretto. E questo agevola non poco il suo compito. «Quella dell'Unicusano Ternana tifoseria che anche nei momenti più difficili, come si è visto, non ha lasciato sole la squadra e la società. È normale che ci possano essere dei dissapori ma anche questi sono sempre rientrati nella totale correttezza». La stagione che si è appena conclusa, amara sul campo, non ha invece fatto riscontrare problemi particolari nel lavoro quotidiano di Costanza. Ha anzi lasciato un ricordo difficile da dimenticare, quando i rossoverdi hanno superato il Perugia nel derby di ritorno al Curi. «Al rientro a Terni c’erano 5000 tifosi ad accogliere la squadra per una festa bellissima, che si è svolta senza il minimo problema. Non dimenticherò quei momenti», assicura Costanza.
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