Dopo la bocciatura del 4-3-3 utilizzato contro il Bari (1-2) e a Venezia (0-2) mister De Canio ha virato con decisione sul 4-3-1-2, che adesso sembra una scelta stabile in vista del rush finale. Tuttavia il tecnico materano appare propenso a cambiare spesso gli interpreti, soprattutto a gara in corso. Vedi ad esempio l’ingresso in campo di Zanon al posto dell’infortunato Paolucci a 18 minuti dalla fine contro la Cremonese (col terzino mancino scuola Fiorentina impiegato nel ruolo di interno sinistro di centrocampo). E vedi soprattutto le sostituzioni effettuate nel corso della ripresa a La Spezia, con Ferretti e Valjent gettati nella mischia rispettivamente al posto di Defendi e Tremolada. Dopo il primo cambio Vitiello ha lasciato a Ferretti la corsia destra della retroguardia avanzando nel ruolo di mezzala destra. Invece dopo il secondo cambio Valjent ha giostrato come play-maker “basso” votato all’interdizione mentre Bordin ha spostato sulla trequarti il proprio raggio di azione. Insomma, modulo inalterato (almeno fino alla sostituzione Bordin-Varone, col passaggio al 4-4-2) ma affidato ad interpreti diversi, con un terzino destro come Vitiello e un marcatore centrale come Valjent in una mediana completata da Signori. Insomma, più corsa e più centimetri per un centrocampo meno geometrico e meno dotato sul piano qualitativo ma più aggressivo e muscolare.
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