Il patron fa di più: in merito ai suoi proclami della serie A in due anni, ecco il mea culpa: “Chiedo scusa a tutti quelli che dalle mie parole si sono creati aspettative che oggi sono lontane dalla realtà. Evidentemente ho investito male i miei soldi, circa sei milioni di euro ad anno, quanto ci costa ad oggi la Ternana, e me ne rammarico. Anche perché io sono il primo che vuole far girare bene le proprie aziende. Ora però cerchiamo di guardare avanti, mancano 17 partite e dobbiamo fare di tutto per rimanere in serie B. Se retrocediamo? Io sono sempre qui, poi certo se c’è qualcuno che non mi vuole più perché siamo retrocessi, sono sempre pronto a consegnare le chiavi. La macchina Ternana, dal punto di vista amministrativo, funziona alla grande”.
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