Diversi nelle modalità relazionali e comunicative, simili nella capacità di guidare con polso fermo lo spogliatoio. La pacatezza di De Canio e l’ardore di Cosmi rappresentano le due facce della stessa medaglia, tipica di allenatori tanto evoluti a livello tattico quanto “tradizionalisti” nella gestione del gruppo. Entrambi privilegiano il dialogo, entrambi chiedono (e offrono) rispetto assoluto delle regole, dentro il campo e al di fuori di esso.
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