RassegnaStampa – CdU – Fere, fa acqua la tesi del Catania. E a Terni si spera

Cosa rischia il Catania in ottica ripescaggio per la condanna emessa ai suoi danni il 12 ottobre 2016 dal TFN? Nella nota ufficiale della dirigenza rossazzurra di legge che 'la sanzione comminata nel 2016 non attiene a un illecito sportivo come confermato dalla Corte federale d'appello e comunque si riferisce a fatti occorsi nel 2015 e secondo i principi sanciti occorre avere riguardo al momento della commissione del presunto illecito e non al momento della comminazione della sanzione e non risulta possibile la configurazione di sanzioni retroattive".

Per la gara di Brescia si configura la violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità. L'illecito sportivo viene ravvisato dal Tribunale Federale solo per la partita di Bologna del 27 aprile 2015 e in seguito la Corte Federale concede derubricazione e sconto di pena. Lo stesso Tribunale Federale chiede semplici ammende economiche per istituto di continuazione.

I soggetti deferiti per il match di Bologna, ossa il Catania, Pulvirenti e Delli Carri, subiscono semplici ammende perchè questa è la richiesta della Procura Federale ma il deferimento viene accolto nella sua interezza. In seguito Pulvirenti presenta ricorso alla Corte Federale, come persona fisica e non come legale rappresentante del Catania, e ottiene la derubricazione del reato e riduzione dell'ammenda. Viceversa, nessun ricorso per Delli Carri e per il club la cui sentenza del Tribunale Federale sarebbe passata in giudicato come illecito sportivo e quindi rappresenterebbe fattore preclusivo rispetto al ripescaggio con evidenti risvolti positivi per la Ternana.