RassegnaStampa – CdU – La Ternana cola a picco

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Cambiano gli allenatori, da Pocheschi (21 punti in 24 partite, media 0,91) a De Canio (5 punti in 7 partite, media 0,71) attraverso il breve interregno Mariani (3 sconfitte in altrettante gare) ma la sostanza (vedi pessimo rendimento della retroguardia) resta immutata. Anche se le modalità di lavoro in allenamento e i concetti difensivi (al di là dei moduli) sono differenti. Probabilmente si paga dazio anche (e soprattutto) ai limiti tecnici dei singoli. Che sulla carta (vedi curricula) non sono inferiori a quelli che compongono i pacchetti arretrati delle altre pericolanti ma di fatto inferiori si rivelano (3 reti al passivo in più rispetto al Foggia, 4 rispetto al Cesena, 6 rispetto al Pescara). Probabilmente sulla scarsa (pallido eufemismo) tenuta difensiva pesano in negativo anche i limiti di esperienza e personalità di una rosa tardivamente (e solo parzialmente) rivista e corretta durante il mercato di gennaio. Del resto Rigione, Signori, Statella e Piovaccari pur “mettendo nel motore” della Ternana 515 presenze in serie B non sono in grado di cambiare volto ad una stagione zavorrata pure dai tanti punti persi (7 con Pochesci e uno con Mariani) in Zona Cesarini (contro il Venezia e il Perugia, a Pescara, a Cremona e contro la V. Entella).

L’attuale score difensivo è peggiore di quello della stagione 2005-06 (con 58 reti incassate in 42 gare e retrocessione maturata alla penultima giornata). Per trovare un rendimento simile bisogna risalire alla famigerata annata 1992-1993 (con 63 gol subiti in 38 partite e altra inevitabile retrocessione). Superfluo aggiungere altro.