I legali rossoverdi rinunciano alla sospensiva cautelare chiesta lunedì scorso (ricorso N.11188) e si affidano alla camera di consiglio del T.a.r. del Lazio, programmata per martedì 23 ottobre, onde non allungare ulteriormente i tempi. Nel dispositivo (giudice monocratico Germana Panzironi) si legge: “… dato atto della rinuncia alla misura cautelare monocratica verbalizzata, con adesione, da parte ricorrente… fissata l’udienza di discussione collegiale dell’istanza cautelare all’udienza camerale…”. Perché la Ternana impugna di fronte al Tribunale Amministrativo e non davanti alla Corte Federale di Appello la sentenza del T.f.n. (29 settembre) che dichiara inammissibili i ricorsi dei club in lizza per il ripescaggio? Perché il decreto governativo N.115 (entrato in vigore domenica scorsa) affida alla giustizia ordinaria tutte le controversie legali (comprese quelle pendenti) finora di competenza della giustizia sportiva. Questa mattina camera di consiglio del Consiglio di Stato (sotto la presidenza di Severini) dopo la bocciatura dell’istanza di sospensiva decisa (29 settembre) dal giudice monocratico (Perotti).
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