RassegnaStampa – CdU – Plusvalenze fittizie, Cesena deferito
Per Cesena e Chievo Verona deferimento al Tribunale Federale Nazionale emesso dalla Procura Federale. Entrambe le società (con i presidenti Lugaresi e Campedelli e con altri 18 dirigenti) devono rispondere a titolo di responsabilità oggettiva e diretta “… per aver sottoscritto le variazioni di tesseramento di alcuni calciatori (tra i 28 nomi trapelati ci sarebbero quelli di Garritano, Rigione e Rodriguez de Miguel e la cifra complessiva dovrebbe aggirarsi intorno ai 25,8 milioni di euro, n.d.r.) indicando un corrispettivo superiore al reale e per aver contabilizzato nei bilanci plusvalenze fittizie… condotte finalizzate a far apparire un patrimonio netto superiore a quello esistente alla fine di ciascun esercizio… onde ottenere Licenza Nazionale e iscrizione al campionato delle stagioni 2015/16, 2016/17 e 2017/2018 in assenza dei requisiti previsti dalla normativa”. Ennesima batosta per il Cavalluccio, che spera nell’accoglimento del terzo piano di ristrutturazione del debito, trasmesso giovedì scorso all’Agenzia delle Entrate (dopo la doppia bocciatura datata lunedì 28 maggio e martedì 19 giugno) e corredato da garanzie fideiussorie per le prime 20 delle 80 rate trimestrali del rimborso destinato all’ente statale. Tuttavia bisogna fronteggiare anche la richiesta di fallimento della Procura della Repubblica di Forlì (depositata mercoledì scorso presso il locale tribunale) e un esposto della F.i.g.c. (presentato nella stessa giornata alla Procura della Repubblica di Bologna, presumibilmente per problematiche finanziarie al momento dell’iscrizione all’ultimo torneo cadetto). In ogni caso fumata bianca entro dopodomani, altrimenti addio al procedimento ex art. 182 bis-ter della legge fallimentare e libri contabili in tribunale.