RassegnaStampa – CdU – Ternana, vietato mollare

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 Impresa complicatissima significa ardua, molto difficile, ma non del tutto irrealizzabile. Dunque ancora (e doverosamente) perseguibile, anche perché arrendersi a 9 gare dal termine del campionato (con 27 punti ancora in palio) sarebbe inaccettabile. In ogni caso per Paolucci e compagni si tratta di un tentativo da effettuare e da portare avanti con grinta, orgoglio e determinazione, se non altro per posticipare il più possibile la condanna della matematica e per “cadere” in piedi, evitando record negativi che resterebbero tristemente negli annali (vedi ad esempio quello concernente il pessimo rendimento difensivo, che rischia di diventare il peggiore in assoluto della storia delle Fere). Ma perché una squadra zavorrata da numeri pessimi (soltanto 4 vittorie conseguite, media punti 0,81 a partita, soltanto 3 incontri terminati con la porta inviolata e nessuna affermazione esterna) dovrebbe improvvisamente cambiare marcia, raccogliendo almeno 17-18 punti nelle ultime 9 gare stagionali? E perché dovrebbe riuscirvi malgrado un calendario terribile (dopo il match casalingo contro il Cittadella la trasferta di Novara, la sfida interna col Foggia, il derby allo stadio “Curi” e poi Pescara, Palermo e Avellino in casa e Parma e Pro Vercelli fuori). E se anche dovesse riuscirvi (improbabile) a quale tracollo delle rivali nelle zone calde della classifica dovrebbe aggrapparsi dovendo recuperare 3 punti sulla Pro Vercelli, 6 sull’Ascoli, 7 sul Cesena e 9 su Avellino e V. Entella? Ultima notazione: andare oltre i propri limiti contro avversari agguerriti e strutturalmente superiori (tranne 4-5 pericolanti) quando esiste la consapevolezza che non si è più padroni del proprio destino è davvero difficile. Però è doveroso. I punti (8) persi in Zona Cesarini e i numerosi errori arbitrali subiti (soprattutto dopo il giro di boa) rappresentano attenuanti precise, che nessuno trascura. Ma adesso è giunto il momento di rialzarsi. O perlomeno di provarci.