RassegnaStampa – GdS – B a 22? Frattini spinge, il collegio è diviso
L’attesa di una sentenza, anzi delle due sentenze cui guardano in tanti, chi con eccitazione chi con apprensione chi con terrore, è lacerante. Società, tifosi, istituzioni: in ballo c’è molto più del format della Serie B e dei nomi delle partecipanti al campionato. Il bilancio della gestione commissariale della Figc, il prosieguo e l’avvio dei campionati (la C aspetta ancora di presentare i suoi calendari), la tenuta del sistema fino al voto del 22 ottobre, perfino la scelta dei candidati alla presidenza: dipenderanno anche dalle decisioni del Collegio di garanzia dello Sport, attese tra domani sera e martedì mattina.
SPACCATI Lacerante è anche la discussione che da venerdì divide il collegio giudicante (uno dei membri, la Sandulli, ieri è stata accusata di incompatibilità sulla questione femminile dal legale della Lnd Lucio Giacomardo). La lettura del rinvio delle decisioni sul format e gli eventuali ripescaggi in B – una partita nella partita, una guerra fratricida -, è perfino banale: il collegio è spaccato, i confronti tra i diversi punti di vista sono diventati scontri, l’ipotesi di una decisione sofferta, presa a maggioranza, è una certezza. Anche la posizione di Franco Frattini sembrerebbe chiara: il commissario Fabbricini non aveva il potere di bloccare i ripescaggi, la B si riallarghi. A 22, ma c’è perfino chi ipotizza a 24 (ipotesi però nemmeno sfiorata in udienza). L’ex ministro degli Esteri convincerà gli onorevoli colleghi che la pensano diversamente? Sembrerebbe aver fatto la voce grossa, nella discussione di venerdì, e aver tirato in ballo perfino la sua «reputazione». Poi, nel caso, si dovrà stabilire chi ha diritto alla «promozione» in B: aver confermato la sospensione dell’esecutività della sentenza che aveva riammesso in graduatoria il Novara (e conseguentemente il Catania), ha fatto esultare Ternana e Pro Vercelli. Ma chi può metterci la mano sul fuoco?