RassegnaStampa – GdS: Castagnetti crea, Provedel conserva: Empoli, che scatto

Mentalità, filosofia di gioco, gestione del gruppo; poi c’è anche la tattica, la preparazione e l’interpretazione del match. Ma alla fine,se tutto quello che un tecnico può metterci non basta, beh alla fine c’è l’essenza del calcio: il gesto tecnico di un giocatore. Empoli-Ternana si sintetizza qui: sull’1-1 sembrava che la partita non si sbloccasse. I toscani spingevano per ritrovare il vantaggio, gli umbri tenevano botta e ogni tanto si affacciavano là davanti. Ma si restava sull’1-1. Poi alla fine Michele Castagnetti, che di mestiere non fa il bomber, ma è un bel mediano, ha guardato la porta e ha provato da quasi 30 metri indovinando un gol bellissimo. Fattore C? Beh, in una certa percentuale anche quello, ma la fortuna aiuta gli audaci e Castagnetti ha tentato, in un attimo. Ha osservato, si è coordinato e ha calciato segnando. Non solo, la Ternana (mai doma), nel finale ha sfiorato pareggio e successo: Tremolada prima ha sparato alto da buona posizione, poi ha riprovato ma un altro gesto tecnico ha fatto la differenza. Stavolta di un portiere, Provedel, che ha messo in corner con un vero miracolo.

MONTALTO K.O. Andreazzoli si gode la vittoria: un pari col Brescia e i successi con le due umbre. Il suo 4-3-1-2 è più propositivo dello schema con difesa a tre di Vivarini, ma è forse la convinzione a essere cambiata. La Ternana al Castellani poteva fare il colpaccio. Montalto si è fatto male a un ginocchio ed è uscito: da capire l’entità della distorsione. La partita era iniziata secondo pronostici: Empoli con in mano il gioco e Ternana a ripartire. La qualità dei toscani emerge tutta nel vantaggio: rifinitura di Caputo, tiro di Zajc ribattuto e Donnarumma puntuale. Era il 16’ del primo tempo e forse la Ternana ha accusato mentalmente. Al 35’ il fallo di mano di Zajc in area, involontario ma decisivo nel parare la palla che sarebbe finita in rete, mette Montalto nelle condizioni di trasformare il penalty. Nella ripresa tantissimo Empoli. Poi il capolavoro di Castagnetti che sarebbe stato il migliore in campo anche senza la perla.