I gironi A e B devono giocare 11 giornate (il C solo 8) e 6 recuperi, le finali di Coppa Italia, più i 10 turni dei playoff e 2 dei playout. Non c’è dubbio: l’idea è finire a luglio è scontata. Ghirelli, fatte le debite premesse riguardo la salute, le decisioni delle autorità, la necessità di accordi per la defiscalizzazione e per il taglio degli stipendi («qui bisognerà ricostruire come dopo una guerra, serve la collaborazione di tutti, è ora di pace»), per il quale ieri ha avuto il sostegno di Pasini(Feralpisalò), mette le mani avanti da buon conoscitore del suo mondo: «Noi speriamo di ripartire presto, vorrebbe dire che il problema è risolto. Ma sarebbe assurdo doverci fermare perché qualcuno si sogna di aprire contenziosi nei tribunali. Il calcio oggi non se lo può permettere, la gente ci manderebbe giustamente a quel paese. Le società devono essere responsabili, dobbiamo superare il momento insieme».
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