La Gazzetta dello Sport ha fatto quattro domande a Mattia Grassani, esperto di diritto di sport. Eccole qui riportate:
Due mesi e mezzo fa il Commissario decise per le 19 squadre su richiesta della B. Che cosa pensò allora e che cosa pensa oggi? «Fu evidente che eravamo di fronte a una scelta molto ardita, magari giusta nelle finalità ma del tutto irrituale nei tempi e nei modi, idonea a generare una deriva pericolosissima per la credibilità dell’intero sistema calcistico, come confermano due categorie letteralmente sconvolte, per non parlare della posizione dell’Entella che meriterebbe un capitolo a parte».
Il ripescaggio è un diritto o un’opportunità? «Se la Figc stabilisce ogni anno regole precise, compresi termini perentori e presentazione di garanzie di ingente valore, è un diritto».
Ora è cambiato tutto con il Tar. Che cosa deve fare la Figc? «Forse si intravede la luce in fondo al tunnel: dopo l’ultima pronuncia del Tar la Figc è competente a stabilire il format, modificando nuovamente, attraverso il Consiglio Federale, le N.O.I.F., cosi come spetterà sempre al C.F. l’individuazione delle società da ripescare».
E il Collegio di Garanzia? «È fuori dai giochi perché un D.l., cosiddetto Decreto Salvini, lo ha sancito».
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