Aspettiamo le decisioni del 28, ossia l’incontro tra i vertici del calcio e il ministro Spadafora. Le società di Lega Pro lo ripetono compatte, non hanno fatto un passo indietro rispetto alla decisione che in 52 su 59 avevano votato in Assemblea: non giochiamo più. Il muro però è fragile. La bocciatura della Figc ha rispedito la palla al mittente, se si riuscirà a far ripartire i campionati tutti sanno che si dovranno attrezzare, anche per giocare solo playoff e playout come previsto dal Piano B (quante squadre, come e dove sarà tutto da decidere), ipotesi che tra l’altro in Assemblea aveva raccolto solo 16 voti. E se non sarà possibile nemmeno questo, rimarrà il Piano C: verdetti a tavolino con meriti sportivi tutti da calcolare.
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