RassegnaStampa – GdS – Lega Pro, Ghirelli chiama Galliani: “Ci aiuti con la Lega A”

La Lega Pro chiama, Adriano Galliani risponde e Francesco Ghirelli esulta. Il nuovo presidente di Lega piazza un bel colpo per la sua squadra in chiave politica, tro­vando l’uomo giusto per avere un peso negli uffici di via Ro­sellini a Milano, dove hanno sede sia la Lega A che la Lega B.

L’IDEA Ghirelli è rimasto folgo­ rato da un’intervista rilasciata da Galliani al Giornale di Mon­za. L’ha letta e gli è venuta l’idea di offrirgli un ruolo di ambasciatore per quello che è il primo obiettivo della Lega Pro: diventare il centro di for­mazione per la Serie A. E chi meglio di Galliani ­ oggi diri­ gente in C come amministrato­re delegato del Monza ­ potreb­be ricoprire quel ruolo? La pro­ posta di Ghirelli è arrivata con una lettera aperta: «Caro Adriano ­ si legge ­ grazie per ciò che fai, mi piacerebbe che tu accettassi di fare l’ambascia­ tore del nostro calcio verso la Serie A, dove hai forti creden­ziali. La tua ultima intervista è uno spot incredibile per il cal­ cio italiano e, di conseguenza, per la nostra Serie C (…) Noi, mio caro amico Adriano e caro presidente Berlusconi, ci sia­ mo: vi chiedo in punta di piedi, ma molto orgoglioso di “darci una mano”. Come? Schieran­ dovi con noi per far capire alla Serie A e alla B, che dobbiamo ragionare a sistema Italia nel calcio professionistico». Una lettera che si chiude con il so­gno di Ghirelli di restituire il calcio a bambini e famiglie.

LA RISPOSTA Adriano Gallia­ni, oggi senatore, nell’intervi­sta si è dichiarato «innamorato perso del Monza» e non ha fat­to trascorrere molto tempo pri­ma di decidere. Dopo poche ore dalla lettera di Ghirelli ha risposto entusiasta, accettando la proposta. Così recita un co­ municato apparso sul sito del Monza: «Voglio ringraziare, anche a nome del presidente Silvio Berlusconi, il presidente della Lega Pro e accetto con or­goglio di rappresentare la Se­ rie C nel sistema calcistico Ita­ liano». Bel colpo Ghirelli. E buon ritorno a Galliani, che co­sì potrà rientrare negli uffici di via Rosellini, frequentati per tanti anni sia come ammini­stratore delegato del Milan, ma anche da padrone di casa negli anni in cui è stato presi­ dente della Lega Serie A.