Un fulmine a ciel sereno. «Siamo sbigottiti», dice ancora incredulo il direttore sportivo Mauro Facci. Una libecciata di cui il Livorno avrebbe fatto volentieri a meno, proprio adesso che provava a rialzare la testa e a raddrizzare la stagione. Luca Mazzoni, 35 anni a fine mese, livornese di scoglio come si dice, portiere di tante battaglie (e promozioni), venti partite nel campiona- to in corso, fino alla fatal Lecce del 17 febbraio scorso: un solo tempo giocato (male), uscito per uno stiramento (da cui non è più rientrato), partita persa (3-2). E al termine, negli spogliatoi, il controllo antidoping di Nado Italia che oggi lo inguaia: positivo alle sostanze benzoilecgonina ed ecgonina, per i non addetti ai lavori: cocaina. Sospeso, ovviamente, dalla prima sezione del Tribunale antidoping, nei prossimi giorni verrà interrogato in Procura. Rischia fino a due anni di squalifica.
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