Un registro unico dei giudici dello sport, in cui siano inserite figure indipendenti e di alto profilo, scelte tra magistrati, avvocati e professori universitari. Come chiedeva il sottosegretario Giorgetti. E una sezione speciale del Collegio di garanzia (si chiamerà «Sezione delle controversie») che giudichi, in via esclusiva, le controversie, appunto, relative ad ammissioni ed esclusioni dai campionati professionistici. Gli uffici legali del Coni hanno rispettato i tempi, consentendo a Giovanni Malagò di portare all’approvazione del Consiglio nazionale di oggi (con conseguente modifica dello Statuto) la versione definitiva dell’autoriforma della giustizia sportiva: passaggio fondamentale, che affiancherà il decreto del governo, laddove si prevede per questo genere di controversie un unico grado della giustizia sportiva appellabile solo esclusivamente davanti al Tar del Lazio. In questo modo, lo sport salva la sua autonomia e la politica ha la certezza che lo spettacolo indecoroso di questa estate non si ripeterà più. «Se il Governo sarà accontentato? Più che accontentato, direi che queste cose le abbiamo condivise passo dopo passo con l’esecutivo», ha raccontato il presidente Malagò.
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