RassegnaStampa – GdS – Per i ripescaggi altro stop dal Tfn: “Inammissibili tutti i ricorsi”
La fotografia del cortocircuito in quattro righe: «Non è stata emanata alcuna graduatoria ufficiale – scriveaun certo punto la sezione Disciplinare del Tribunale federale nazionale — Anche tale circostanza non può che incidere sulla sussistenza ad agire proprio in quanto non è dato conoscere ufficialmente neanche quali sarebbero state le società concretamente interessate…». La beffa è percepibile anche dai tecnicismi legali, tradotta suona come uno sfregio: siccome la Lega di B non ha mai fornito tutti gli elementi richiesti per valutare le domande di ripescaggio, la Figc non ha mai pubblicato la graduatoria ufficiale, quindi – come si dice in gergo – «viene meno l’interesse delle ricorrenti ad agire», il che produce un risultato a quel punto inevitabile: i ricorsi sono «inammissibili».
NON DECISIONE Così ha deciso ieri il Tribunale federale. Un’altra non decisione, in realtà, perché nemmeno il primo grado della giustizia calcistica ieri ha preso una decisione nel merito, almeno non nella modifica degli articoli 47, 48 e 49 delle Noif, oggetto delle impugnazioni di Pro Vercelli, Ternana, Siena, Novara e Catania: le attività poste in essere dalla Figc (cioè il blocco dei ripescaggi e il congelamento della B a 19 squadre) «non sono sindacabili sotto il profilo della loro legittimità da questo Tribunale», dunque, precisano i giudici, «l’interesse che le società hanno perché si concluda la vicenda dei ripescaggi non può trovare tutela in questa sede». Dunque, il Collegio di garanzia del Coni non era competente e ha rimandato la questione al Tfn; il Tar del Lazio ha respinto i ricorsi perché prima bisognava passare dalla giustizia sportiva; e ora il Tfn non può decidere perché non rileva l’interesse delle ricorrenti ad agire. Domanda banale: a chi devono rivolgersi le società per avere una sentenza nel merito?