Gioco, partita e incontro. Con un blitz nella Capitale, mentre tutte le attenzioni erano concentrate sul processo per le plusvalenze fittizie di Chievo e Cesena, il Novara sbanca il Tfn e costringe la Figc a riammetterla nella graduatoria dei ripescaggi. Assistito dall’avvocato Mattia Grassani, il club, che ieri a processo era rappresentato dal d.g. Paolo Morganti, ha convinto i giudici a cancellare dai criteri fissati il 30 maggio scorso, la norma che esclude dai ripescaggi chi è incappato in sanzioni amministrative nelle stagioni 2015-16, 2016-17 e 2017-18. Era il caso del Novara, penalizzato nel 2015 per non aver pagato stipendi e contributi relativi alle mensilità di maggio, giugno, novembre e dicembre 2014. Allora, però, i criteri federali non prevedevano tra le cause di esclusione anche questa norma, introdotta solo l’anno dopo. Il Novara, in sostanza, non poteva sapere che non pagando gli stipendi sarebbe stata punita con la penalizzazione e, tre anni dopo, con la sanzione accessoria retroattiva dell’esclusione dai ripescaggi. Il successo del club piemontese produce l’effetto collaterale di rimettere in gioco anche altri club, a cominciare dal Catania, che potrebbe perfino balzare in testa alla graduatoria.
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