RassegnaStampa – Il Messaggero – Ascoli-Ternana, sfida anche tra le due tifoserie
Ascoli-Ternana è uno scontro tra le due squadre appaiate all’ultimo posto in classifica. Chi vince si rilancia, chi perde trema. E la squadra di casa ci arriva all’indomani delle aggressioni da parte di alcuni tifosi nei confronto di due calciatori. Già nell’ultima partita della scorsa stagione, i rossoverdi trovarono un clima difficile. La sfide è considerata un derby e la tifoseria ascolana fece pressione sulla squadra bianconera perché non regalasse nulla alla Ternana. I sostenitori marchigiani, benché l’Ascoli fosse arrivato già salvo a quella sfida, speravano nella retrocessione dei rossoverdi. Loro, infatti, non avevano (e non hanno) dimenticato un altro Ascoli-Ternana, quello del 2013 alla penultima, quando i rossoverdi di Mimmo Toscano pareggiarono con Gigi Vitale il gol segnato da Ricci e colsero un punto che sancì l’aritmetica salvezza delle Fere ma anche l’aritmetica retrocessione dell’Ascoli. Fu una parita caratterizzata anche da tanti veleni in campo tra i calciatori delle due squadre. Anche lì, Ascoli segnò il destino della Ternana, come lo segnò nel 1997-98 in serie C1, in quell’occasione alla prima giornata, quando la vittoria proprio al Del Duca per 1-0 della Ternana fresca neopromossa dalla C2 (gol di Daniele Bellotto) dette il via alla stagione trionfale del ritorno in serie B targato Gigi Delneri. Invece, nel 1976-77, a campi invertiti, con un 3-2 al Liberati proprio sull’Ascoli alla terzultima, arrivò la prima di tre vittorie di fila che portarono la Ternana ad una salvezza arpionata (pure lì) al fotofinish. Quest’anno, in andata, è finita 1-1, con reti di Andrea Favilli e Adriano Montalto. E con mister Sandro Pochesci che, rispondendo alle domande dei cronisti ascolani, disse: «Avete fatto catenaccio». Stavolta, vista la posta in palio per entrambe, da “catenacciare” ci sarà ben poco.