RassegnaStampa – Il Messaggero – Corsa salvezza: il confronto con la scorsa stagione

Lo scorso anno, di questi tempi, si tremava come adesso. Ma la situazione, che sfociò poi col miracolo compiuto all’ultima giornata, era migliore. Ma nonostante questo, c’è ancora la voglia di provarci. Ecco le quattro fasi di un’impresa difficilissima ma non impossibile. Innanzitutto, la prima. Legata alle prossime tre partite. Sabato arriva il Cittadella al Liberati, poi si va a Novara e quindi si ospita il Foggia. Un miniciclo difficile ma non impossibile, nel quale cercare persino un en plain. Significherebbe prendere un buon bottino di punti e presentarsi con esso al derby del Curi del 22 aprile contro un Perugia ad oggi in salute strepitosa. Quel derby e la successiva gara casalinga con il Pescara, rappresentano la seconda fase dell’impresa, nella quale si dovrà cercare di prendere almeno due (se non tre) punti. La terza fase è quella apparentemente più critica, con l’accoppiata di gare con Palermo (in casa) e Parma (in trasferta) dove si andrà a rischiare grosso. Seguirà la quarta e ultima fase, quella che oggi si spera possa essere decisiva, in cui davanti ai rossoverdi si presenteranno le ultime due giornate con altrettanti teorici scontri diretti salvezza. Prima si va a Vercelli, per poi concludere in casa con l’Avellino. Passate queste quattro fasi, classifica alla mano sarà indispensabile arrivare ad una forbice di punti dai 44 ai 46. Probabilmente non sufficienti per una salvezza diretta, ma in grado di portare almeno le Fere a giocarsi tutto al playout. Se così fosse, tutto sarebbe rimandato ad un doppio scontro in cui conteranno principalmente una migliore condizione fisica e la cattiveria giusta.