A Vercelli, De Canio va col minimo sindacale degli uomini a disposizione. Deve fare i conti con tantissime assenze. Vitiello è squalificato; Albadoro, Montalto e Gasparetto sono ancora indisponibili; Paolucci, Favalli e Repossi si sono fermati in settimana. Alla lista si aggiungono Ferretti non al meglio e Sala che forse andrà in panchina ma non giocherà, per il riacutizzarsi del dolore alla spalla accusato dopo Perugia. In panchina, oggi, il tecnico lucano porterà appena sette giocatori. In campo, gli uomini contati potrebbero portarlo a optare per un 3-4-1-2 o il 4-3-1-2, nonostante il 4-3-3 più volte provato in settimana. Ma per De Canio, i moduli contano fino ad un certo punto. Contano le motivazioni. «Comunque dovesse andare pure sugli altri campi – dice – dobbiamo onorare fino alla fine questa maglia che ha una sua storia importante. Per noi stessi, ma soprattutto per la società, per i tifosi, per la città. Con onestà e dignità, fino alla fine».
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