RassegnaStampa – Il Messaggero – De Canio, una carriera tra promozioni e salvezze impossibili

Un allenatore di grande esperienza e di indubbia competenza. Stavolta la società del patron Bandecchi ha azzeccato la scelta. Non una scommessa, ma uno che conosce il calcio e lo ha dimostrato in una lunga carriera. Gigi De Canio, il nuovo allenatore della Ternana, è nato a Matera, in Basilicata, il 26 settembre del 1957. Da calciatore è stato un discreto difensore, ha giocato prevalentemente in serie C, anche se conta alcune presenze in serie B. La sua carriera da giocatore la chiude a Pisticci, in promozione lucana, dove inizia la sua esperienza di allenatore. De Canio vince subito il campionato e porta il Pisticci in serie D. La sua prima esperienza di allenatore professionista è, invece, a Savoia in C2, dove il secondo anno vince il campionato, quindi Siena, Carpi, Lucchese per approdare nel 2000 a Udine. Dopo l’Udinese De Canio conquisterà un prestigioso quinto posto a Napoli e salvezze importanti in serie A con Genoa e con la neo promossa Reggina (In mezzo ci sarà u esperienza all’estero nel Queens Park). Altra tappa importante della sua carriera sarà Lecce dove vince la serie B e l’anno successivo ottiene una insperata salvezza in serie A. Le ultime stagioni – nel 2016 è tornato ad Udine – non sono state esaltatati. Ma che tipo di allenatore è Gigi De Canio? Sicuramente non un ortodosso, un integralista, uno che ha un modulo e va avanti solo con quello (Alla Zeman, ad esempio, che conosce solo il 4-3-3). Il tecnico di Matera invece è uno che sceglie il suo gioco in base alla caratteristiche dei suoi giocatori. Lui ha giocato prevalentemente con il 4-3-3 ma anche con il trequartista (il 4-3-1-2) ma ad esempio a Udine, quando subentrò a Colantuono, propose il 3-5-2. Come principi di gioco De Canio è uno propositivo – le sue squadre sono state sempre equilibrate – che cerca il risultato attraverso il gioco anche se la concretezza e il risultato sono alla base del suo modo di vedere il calcio.