La Ternana rimane a Perugia. La squadra scesa in campo contro il Pescara non è neanche la lontana parente di quella che si è aggiudicata il derby. Non è pervenuta. E il risultato di 3 a 0 sta pure stretto agli Adriatici che hanno costruito tanto anche se, per onestà intellettuale, le reti che hanno permesso alla compagine di Pillon di vincere sono arrivate grazie a dei grossi regali dei rossoverdi. I soliti. L’analisi però non è condivisa da Luigi De Canio: “La squadra in settimana ha lavorato bene e non dava l’impressione di essere appagata”. Ma in campo si è visto qualcosa di diverso. Il colpo d’occhio al Liberati è da brividi. La Curva Nord espone uno striscione con il Thyrus della Ternana e la data di nascita, 1925. Enzo Racioppa, speaker dello stadio, ricorda di essere anche un dj lanciando il ritornello della canzone di Rita Pavone che in questa ultima settimana è stata gettonatissima, almeno in questa latitudine: “Perché perché..” con lo stadio che intona 2 a 1, 2 a 2, 2 a 3. De Canio conferma la formazione che aveva ribaltato il derby nel secondo tempo a Perugia, con Sala regolarmente tra i pali. Pillon risponde con il consueto 4-3-3 con l’ex Pettinari al centro dell’attacco. Al terzo Montalto rifila, in modo anche ingenuo, una manata a Gravillon ricevendo il cartellino giallo. Diffidato, salterà la trasferta di Parma. . La partita, condizionata dal caldo, è spezzettata da continui falli. Al 24’ la retroguardia della Ternana dona il gol al Pescara. Gasparetto esita sul rinvio, Pettinari rimette al centro la sfera con Paolucci che invece di spazzare svirgola offrendo la palla a Machin su un vassoio d’argento. I rossoverdi cercano una reazione che non arriva. Montalto prima, sostituito da Piovaccari, e Balzano poi, lasciano il campo per infortunio. Ma al 43’ è il Pescara a raddoppiare: Pettinari imbuca tra Valjent e Gasparetto servendo Capone che lancia Mancuso che firma il nono gol stagionale. La difesa torna ad essere quella di sempre, la più battuta della serie B: «Probabilmente questo gol – aggiunge De Canio – ha tolto la fiducia alla squadra». Nel secondo tempo il tecnico prova a cambiare modulo un paio di volte inserendo prima Vitiello e poi Finotto. La sfortuna si abbatte ancora sulla Ternana che al ‘22 perde pure Gasparetto per infortunio. E l’aperitivo di una debacle non annunciata che non si concretizza subito perché Baez al 30’ colpisce il palo. Cinque minuti dopo arriva la prima conclusione dei rossoverdi con Finotto che costringe Fiorillo alla deviazione in angolo. Il 3 a 0 giunge puntuale al 39’ con Capone dopo un uno-due con Valzania. In sala stampa viene solo De Canio con un tono decisamente dimesso. «Nel calcio – commenta il tecnico – tutto può succedere, anche se adesso è veramente dura»
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