Adesso vogliamo appellarci alla sfortuna? Vogliamo appellarci alla palla del 2-1 che il palo ha doppiamente negato a Piovaccari? Vogliamo appellarci ad un’annata in cui nulla ha mai davvero girato a favore della Ternana tranne il palo di La Spezia (fotocopia di quello contrario di ieri) che ha tenuto fuori la palla agli spezzini? Vogliamo appellarci ad un direttore di gara che con cinque cambi va a dare appena due minuti di recupero? Tutto si può fare.Ma la realtà resta una sola: la retrocessione si avvicina di un altro punto, perché di un altro punto si allontanano la salvezza e i playout. In una giornata in cui le altre squadre di bassa classifica hanno zoppicato, ad eccezione dell’Ascoli che si gusta una vittoria sul Bari che a questo punto vale doppio. Come sarebbe valsa quasi doppio una vittoria della Ternana al Cabassi. Vittoria che, intendiamoci, non sarebbe stata nemmeno impossibile, visto come stava giocando la squadra di Gigi De Canio sull’1-1. Ma se poi si vive una situazione tecnica e tattica in cui una mischia nell’area amica dà un’alta probabilità di prendere gol e una nell’area avversaria non produce quasi mai nulla di davvero pericoloso, allora la riflessione da fare è un’altra. E su questa riflessione, si annebbiano i ricordi dei singoli episodi quasi iellati.
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