RassegnaStampa – Il Messaggero – Perugia contestato. Indagini e rischio sanzioni per il petardo
Una contestazione inevitabile, anche se mantenuta nei limiti di urlacci e offese nei confronti di chi ha perso il derby. Perché è vero che per molti tifosi la denominazione “Ternana Unicusano” ha fatto affievolire il sapore forte del derby, ma al triplice fischio per moltissimi tifosi del Grifo è stato a tutti gli effetti un derby perso e dunque una sconfitta che pesa doppio. E proprio per questo le invettive, anche sui social, nei confronti di Breda, della squadra e anche della società (accusata più o meno velatamente di “scarsa ferocia” nel far comprendere ai giocatori l’importanza di gare decisive per il tanto sospirato salto di qualità nella rincorsa alla serie A) non si sono fatte attendere. Una contestazione che, comunque, tutto sommato come detto è rimasta in toni e modi non eccessivi e probabilmente perché c’è comunque un obiettivo importante che si chiama playoff assolutamente alla portata e soltanto qualche giorno fa, dopo il blitz di Carpi, salutato dalla tifoseria come praticamente acquisito.
Di certo, quello che non è rimasto entro i limiti è il lancio di un petardo dalla curva nord verso il campo intorno alla mezzora del primo tempo, poco dopo il primo vantaggio di Di Carmine: un botto fortissimo, con il portiere di casa Leali che si è accasciato al suolo stordito per qualche secondo. Oltre le questioni legate al capire come un petardo possa essere entrato in curva, sono subito scattati gli accertamenti della digos per individuare il responsabile. Detto che molti tifosi in curva hanno subito preso le distanze dal gesto (mentre il resto dello stadio urlava «buffoni» verso la parte da cui era partito il petardo) qualora venisse individuato, il tifoso rischia grosso. Così come rischia sanzioni la società.