RassegnaStampa – Il Messaggero – Ripescaggio, corsa contro il tempo
Nel baillame di ricorsi e controricorsi il rischio è quello del corto circuito. Con tanto di ipotesi di slittamento dell’avvio dei campionati, che al momento non può essere esclusa, calendario alla mano. La Ternana ha ufficialmente presentato ieri l’istanza alla Corte d’Appello Federale contro la sentenza pro-Novara del Tribunale Federale Nazionale e, contestualmente, la domanda di ripescaggio in serie B. Lo ha fatto in anticipo rispetto a Siena e Pro Vercelli – con le quali in questa fase il fronte è comunque comune, lo ‘scontro’ per la risalita in B ci sarà eventualmente in un secondo momento – per cercare di accelerare i tempi. «L’auspicio è che la Corte si pronunci al massimo entro i primi giorni della prossima settimana, in modo che il commissario straordinario possa arrivare a deliberare i ripescaggi, basandosi già su un pronunciamento di secondo grado, nei primi giorni di agosto» hanno spiegato ieri gli avvocati Massimo Proietti e Fabio Giotti. «Il pericolo – ha messo in guardia Proietti – è che se non si riuscirà ad esaurire il percorso della giustizia sportiva in tempi utili, possa rimanere in piedi solo l’azione di risarcimento danni e nient’altro». Nonostante tutto i legali rimangono ottimisti, convinti delle loro ragioni: contestano la legittimazione del Novara e quindi la competenza del Tfn a decidere sulla controversia, oltre ad una carenza di contraddittorio e, nel merito, la legittimità di qualunque argomento trattato dal tribunale stesso. Ma in questo corto circuito non può essere dimenticato il ruolo del Collegio di garanzia del Coni, al quale ieri l’Avellino, terza squadra esclusa dalla B, ha presentato ricorso contestando un vizio di forma nella comunicazione di esclusione da parte della Covisoc. Anche il Bari ha presentato un’istanza di riammissione al commissario della Figc, resa nota dal presidente della Lega di B, Balata, che in merito è stato tranchant: «E’ paradossale». Ma il calcio, oggi, è anche questo