Imparare dagli errori del passato, per guardare avanti e riscattarsi. La Ternana della prossima stagione è ancora tutta da reinventare, di certo oltre che da mister Gallo, potrà ripartire da un altro importante punto fermo: il capitano, Marino Defendi. Dopo tre anni in rossoverde, il rinnovo firmato a metà aprile dal 33enne bergamasco (spegnerà 34 candeline ad agosto) lo legherà alle Fere ancora fino al 2021, da lui – che si candida a diventare una sorta di bandiera' per le Fere – parte dunque la carica per il futuro. Prima, però, è inevitabile fare una riflessione su quello che è (o non è) stato in questa stagione. «Eravamo partiti con degli obiettivi abbastanza chiari – dice al Messaggero il capitano – e poi alla fine è andato tutto storto, tutto all'opposto di quello che ci aspettavamo. Cosa sia scattato all'improvviso, dopo un buon girone di andata, me lo sto chiedendo tuttora: abbiamo incontrato molte difficoltà, ma trovarsi in una situazione del genere, giocare per la salvezza, è stato inspiegabile e scomodo, quando si è una squadra costruita per altri obiettivi. Sicuramente la testa ha fatto il suo, così come le gambe, a causa delle partite ravvicinate. Anche le cattive condizioni del campo d'allenamento non ci hanno aiutato. Insomma, ci sono stati tanti piccoli fattori».
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