Tante storie dietro al nome di una squadra di calcio. Tanto per cominciare il nome. Già perché Giana Erminio non è una città, altrimenti si sarebbe chiamata Gorgonzola. Come a scuola sarebbe opportuno affermare prima il nome e poi il cognome. Ecco allora che si trasforma in Erminio Giana. Chi era costui? Giovanissimo calciatore del Gorgonzola, partì per la Prima Guerra mondiale. Come sottotenente perì nel Quarto Reggimento del Battaglione Alpino Aosta durante una controffensiva dell'esercito austroungarico a Coni Zugna. Per quel gesto la famiglia ricevette 250 lire e una medaglia d'argento a ricordo. Fu la madre che per onorare la memoria del figlio, regalò un terreno che si trasformò nel nuovo calcio del Gorgonzola che prese il nome di Erminio. Non solo. I dirigenti decisero di indossare come divisa una maglia nera a simboleggiare il lutto, bordata di bianco. Oggi la maglia è bianco azzurra, ma il nero rimane. Quelli della Giana Erminio, poi, si fregiano di affermare che la loro è la terza squadra di Milano, dopo Inter e Milan, collocate rigorosamente in ordine alfabetico. D'altra parte Gorgonzola dista dal Duomo ad appena 16 fermate di distanza della metropolitana.
L'articolo integrale è riportato nell'edizione odierna de Il Messaggero.
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