Dal confronto tra allenatore e ds martedì in sede sono emersi gli aspetti su cui lavorare in vista della ripresa: mentalità e solidità di squadra, soprattutto maggior cinismo sotto porta: «Abbiamo sbagliato quelle due-tre partite al Liberati, ma comunque abbiamo sempre giocato all'attacco – ha detto Leone – le sconfitte portano dietro delle scorie, ma la palla che esce dopo il palo piuttosto che entrare in porta o magari un rigore sbagliato non possono cambiare il giudizio di sei mesi di lavoro. La squadra è ripartita dopo un'annata complicata facendo leva sullo spirito di rivalsa. Qualcosa in più si poteva fare sicuramente, ma nessuno ci ha surclassato, non siamo inferiori alle altre e possiamo giocarci le nostre carte. Volevamo portare tutti gli abbonati allo stadio, ci stiamo riuscendo a metà. Il più grande acquisto a gennaio sarebbe la fiducia del nostro pubblico. Margini di errore, purtroppo, non ne abbiamo».
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