RassegnaStampa – Messaggero – Liberati, palcoscenico per tante stelle

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«Noi lo chiamavamo il biliardo di Terni, visto che giocare lì dava quella sensazione». Parole pronunciate anni fa da Luca Altomare, quando era collaboratore di Domenico Toscano alla Ternana, parlando del terreno di gioco dello stadio Liberati. Un terreno che, in 50 anni di storia, è stato calcato da tanti grandi del calcio. Ci ha giocato Maradona, ci ha giocato Rivera, ci ha giocato Mazzola, ci ha giocato Baggio, ci ha giocato Totti. Un campo che ha visto due volte la serie A, ma anche tante amichevoli di lusso. Indimenticabile, quella di quel 22 maggio 1989 che vide a Terni la Nazionale dell'Argentina. Quel giorno i ternani ammirarono le magie e i tocchi del grande Diego Armando Maradona, il quale a fine patita si complimentò proprio per il manto erboso. Una gara, quella della nazionale allora campione del mondo in carica, contro una quadra fatta di calciatori della Ternana più il portiere Stefano Tacconi e nella quale l'allora difensore rossoverde Caludio Cocco strappò applausi per diversi interventi e anticipi in marcatura proprio sul Pibe de oro. Un anno dopo, toccò al Brasile di Romario giocare al Liberati contro una selezione di calciatori di Ternana, Perugia e Gubbio,% per preparare i mondiali. A proposito di nazionali, anche l'Italia ha calcato il Liberati. Due volte: il 13 febbraio 1991 per gli 80 anni della maglia azzurra quando la Nazionale di Franco Baresi e Totò Schillaci affrontò il Belgio di Preud'Homme e Gerets (finì 0-0) e il 24 gennaio 1996 quando Zola, Del Piero e compagni calcarono (in una serata piovosa nella quale il campo resistette a meraviglia) il Galles in cui giocava Ian Rush. Tanta acqua sotto i ponti. Pure tanto calcio internazionale, anche grazie ad amichevoli con squadre come Dinamo Mosca, Psg, Santos e Athletic Bilbao.

E poi, tanti altri campioni che hanno lasciato al Liberati l'impronta di loro scarpini. Negli anni della serie A, ecco Mazzola, Rivera, Savoldi, Bettega, Anastasi, Antognoni, Facchetti, Scirea, Zoff. Ma anche tanti altri. E non solo negli anni della serie A. Basti pensare a Pirlo che scese in campo in serie B con il Brescia, ma anche a Gullit e Maldini con il Milan in Coppa Italia.