Il fatto di aver indossato la fascia di capitano è sintomatico di come comunque ci siano delle gerarchie: «Il nostro capitano è Marino Defendi e per quanto mi riguarda riconosco questa figura all'interno della squadra. A me è stata assegnata perché sono tra i più anziani. Tuttavia in ogni squadra ci debbono essere venticinque, ventisei capitani a secondo della rosa. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, sapendo quello che deve fare». E su questa lunghezza d'onda è incoraggiante pure i consigli che i calciatori maturi come Defendi o Tiziano Mucciante, dispensano ai più giovani. «Al di là degli interpreti prosegue Mammarella- è lo spirito che fa la differenza. Prima di arrivare in rossoverde ho visto la rosa a disposizione ed avere giocatori che ho ammirato in Serie B come Salzano, Furlan ad esempio è stato uno stimolo in più per accettare»
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