RassegnaStampa – Messaggero – Modica punta tutto sulla fase offensiva

E' la Vibonese di Giacomo Modica, (Mazara del Vallo 31 -5-64) l'indimenticato capitano della Ternana. (Con le fere Modica ha giocato due stagioni, dal '96 al '98, disputando 58 partite realizzando sei gol). I calabresi, che sono a metà classifica, hanno attualmente 15 punti in classifica a monte di quattro vittorie, tre pareggi e quattro sconfitte. I gol fatti sono 21 mentre 17 sono quelli subiti.

SISTEMA DI GIOCO Inutile dire che Modica, allievo prediletto di Zeman, si schiera con il più classico dei 4-3-3, quindi quattro difensori in linea, tre centrocampisti( un mediano regista e due mezzali) e tre attaccanti( una punta centrale e due ali). Il portiere è Stefano Greco mentre i quattro dietro oggi dovrebbero essere a destra Pietro Ciotti a sinistra Fabio Tito con Alex Redolfi ed Errico Altobello centrali. In mezzo al campo il mediano centrale dovrebbe essere Mario Pugliese con Mario Prezioso ed Edoardo Rezzi intermedi. In attacco Gabriele Bernardotto (188 cm) è la punta centrale Allegretti è squalificato – mentre Sergio Bubas e Filippo Berardi sono i due attaccanti esterni. 

LA TATTICA La Vibonese è una buona squadra che gioca un calcio molto offensivo. La difesa è a quattro. Sono organizzati e coesi e tengono sempre la squadra corta e stretta. (Su palla ribattuta salgono a metà campo per poi abbassarsi una volta persa palla). In mezzo al campo tutto ruota intorno al centro squadra che da i tempi di gioco e detta i movimenti dei tre attaccanti. E' proprio l'attacco il punto di forza ( solo la Reggina di Mimmo Toscano ha fatto un gol di più) della squadra di Giacomo Modica. I movimenti sono quelli classici del 4-3-3. Ampiezza e profondità sono i cardini su cui poggia l'attacco calabrese. L'azione tipica dell'attacco della Vibonese si basa sul movimento di palla avanti-dietro-avanti e da questa situazione base nascono tutte le varianti di gioco. Solitamente è il centravanti- Bernardotto è la classica torre – che scarica dietro o spizza per favorire i movimenti in profondità alle sue spalle.