RassegnaStampa – Messaggero – Squadra corta e meno lanci, i passi in avanti visti a Meda
Un punto che serve davvero a poco. Un brodino freddo (a Meda sabato c’era la neve) che non cambia la sostanza e soprattutto la classifica. La Ternana – che è ancora fuori dai play off – vista in Lombardia hamostrato, comunque, qualche piccolo progresso sotto il profilo dell’organizzazione di gioco e dell’equilibrio tattico. Il 3-5-2 proposto da Calori è sembrato didattico, quasi scolastico, ma preciso nell’interpretazione. Tre difensori in linea (Fazio, Diakitè e Russo, l’ultimo acquisto), cinque centrocampisti, tre in mezzo al campo (Pobega, Paghera e Palumbo) due esterni (Defendi e Giraudo) e due attaccanti (Vantaggiato e Bifulco). La Ternana almeno nel primo tempo è stata corta e stretta e ha provato a giocare al calcio creando almeno tre buone occasioni da rete. Discreta anche la fase difensiva anche perché quando il Renata si alzava e la palla era in prossimità dell’area rossoverde i due esterni Defendi e Giraudo “scalavano” in linea con i tre difensori. Certo, in occasione del gol si poteva fare meglio: la linea difensiva, oltre che poco attenta, non era distribuita bene. In fase offensiva Calori sta provando trasmettere ai suoi qualche idea: si attacca in più uomini e si prova a creare situazioni di superiorità numerica. Il problema più evidente è invece la condizione atletica della squadra. Nel secondo tempo i rossoverdi calano sempre e piuttosto vistosamente. Anche il Renate, ad un certo punto, arrivava sempre per primo sulla palla, e in più uomini, mentre la Ternana nel secondo tempo non è riuscita più ad alzare il ritmo e a dare intensità alla manovra. Che non si sia lavorato bene questa estate? Che la qualità e la quantità del lavoro non sia stata sufficiente? Difficile a dirsi anche perché sotto questo profilo conta anche come i giocatori si allenano, con quanta determinazione o svogliatezza svolgono il lavoro proposto dallo staff tecnico.