RassegnaStampa – TS – Ternana a +2: piega il Catania e allunga in testa
Una Ternana bella quanto fortunata, sconfigge il Catania per 3 a 2 legittimando il primato in classifica. Lo fa con una prestazione che mette in mostra, per oltre un’ora, un gioco fantastico anche se alla fine è la squadra di Camplone a recriminare per le due autoreti che risulteranno essere determinanti per il risultato decisivo. Dopo novanta secondi la Ternana sfiora il gol: Palumbo recupera un pallone a centrocampo, scambio tra Furlan e Partipilo con quest’ultimo che libera Ferrante in area che, con lo specchio della porta vuoto, sbaglia la mira. Al nono Mammarella calibra una punizione per la testa di Bergamelli che non vede la porta. La Ternana è straripante, anche se al 12’ Dall’Oglio ci prova da fuori con una conclusione forte ma imprecisa. E’ il preludio al vantaggio. Calapai dalla destra serve Mazzarani che trasforma un rigore in movimento. I rossoverdi reagiscono con Partipilo che prima impegna Jacopo Furlan alla respinta mentre il cross successivo trova Federico Furlan in ritardo. La Ternana insiste con Ferrante per due volte consecutive pericoloso. La fortuna aiuta gli audaci. Così al 31’ l’ennesima incursione di Federico Furlan provoca la scivolata di Mbende che, invece di rinviare, segna nella propria porta. La ripresa si apre con Salzano che al terzo cambia campo da sinistra a destra per Furlan che libera Paghera che in corsa dal limite dell’area raddoppia. Azione da manuale. La Ternana gioca bene e da un’altra incursione dalla sinistra Biondi trova il modo di confezionare, suo malgrado, un altro autogol. I siciliani reclamano un presunto fallo sul difensore. Al 22’ si rivede il Catania con Iannarilli che sulla linea respinge un colpo di testa di Di Piazza. Lo stesso attaccante accorcia le distanze al 39’ deviando di testa un traversone di Barisic. Gli ultimi minuti sono al cardiopalma con Palumbo che viene espulso per doppia ammonizione, condizionando la prossima trasferta di Bari. I rossoverdi festeggiano e Camplone, dopo la quarta sconfitta in trasferta, trema.