Probabilmente, vista la qualità della rosa, l’aspettativa di ritrovarsi un po’ più su in classifica non era certamente chimerica. Ma alla fine le ferelle chiudono al quarto posto nella graduatoria del girone B, suggellando una stagione non certamente da buttare. Gli spunti positivi da analizzare, infatti, dopo la regular season appena finita e con i play-off scudetto alle porte, ci sono.
COSA È ANDATO L’attacco, per esempio. Con 171 gol, quello della Ternana è la seconda migliore batteria offensiva del proprio raggruppamento. Il terzo nazionale dopo i 312 della Lazio e i 200 tondi tondi dell’Italcave Real Statte. Pesante il contributo di Patri Jornet Sanchez, alla sua migliore stagione italiana con i 60 gol realizzati, la quarta di tutta la A dietro il centone di Luciléia (Lazio), i sessantacinque di Dalla Villa (Statte) e i sessantaquattro di Gayardo (Lazio). Ancora una volta azzeccata la linea “ternanità”, caposaldo societario. Ormai sbocciato il talento della baby Ludovica Coppari, giovane destinata a un futuro roseo, a segno per ben 7 volte. Molto bene anche la veterana Chiara Donati, la sorpresa Consuelo Cedrino e la bomber di casa Roberta Rossi, a segno per 4 volte e sempre pronta quando chiamata in causa.
COSA NON È ANDATO I troppi infortuni che hanno impedito alla rosa, per gran parte della stagione, di scendere in campo con il quintetto tanto atteso. Solo nelle immediate vicinanze della Coppa Italia, quindi si parla di marzo, il tecnico Simone Pierini ha potuto godersi il gruppo in una forma quantomeno accettabile. Fattore non di poco conto. Capitolo portiere. Salinetti via a inizio stagione, Tardelli per un niente non arruolabile. Ma pensando al duo Cedrino-Cipriani, il bilancio è solo positivo. Una serie di vicissitudini, quindi, che non hanno permesso alla Ternana di dispiegare il suo reale potenziale e brillare negli scontri diretti, lì dove le ferelle hanno perso qualche punto in più del previsto. Vedi Virtus Roma fuori, L’Acquedotto in casa, le gare con la bestia nera Montesilvano e il ko interno con il Chieti. E anche qualche squalifica giunta in gare topiche, vedi l’assenza di Amparo nell’andata con la Lazio.
COL VENTO IN COPPA Momento decisivo è stato quello vissuto in Coppa Italia, competizione in cui la Ternana ha saputo ricompattarsi e filare dritto in finale, dove ha dovuto alzare bandiera bianca solo con la Lazio. Fortemente indicativo l’aver buttato fuori le due capoliste dei gironi C e A, Italcave Real Statte ai quarti e il Sinnai in semifinale. Una tre giorni abruzzese che racconta la bontà di un gruppo affiatato e pronto per regalare ai suoi tifosi un cammino tricolore importante. A partire dalla doppia sfida con il Locri.
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