Luciano Nonni: “affascinato dai ragazzi di Carocci”
Luciano Nonni è il responsabile tecnico del settore giovanile, e si occupa di tutte le squadre, dalla “Primavera” ai “Piccoli Amici”.
Luciano, quali sono le novità e gli investimenti tecnici della stagione 2016/2017?
“Quest’anno abbiamo investito molto sui giovani inserendo ben 45 nuovi elementi. Abbiamo scelto di puntare maggiormente sui 2001 pur rinforzando tutte le altre formazioni. È stata una scelta quasi obbligata quella di rafforzare i 2001 perché da quest’anno è stato creato un nuovo campionato nazionale, quello degli Under 16, che nelle passate stagioni non esisteva”.
Esiste un progetto univoco per l’intero settore giovanile?
“Stiamo portando avanti una filosofia societaria che deve gettare le basi per il futuro. Mi spiego meglio, stiamo cercando di far giocare tutte le formazioni giovanili nella stessa maniera, con gli stessi principi e con lo stesso modulo che è il 4-3-3. Poi chiaramente è a discrezione di ogni allenatori adattarsi a partita in corso alle esigenze della squadra e degli avversari, ma di partenza abbiamo richiesto questo sforzo che porterà ottimi frutti”.
Quale squadra ti piace maggiormente?
“Senza nulla togliere alle altre, come gusto personale preferisco tra tutte gli Under 17 di Carocci perché esprimono un calcio esaltante dal punto di vista tecnico privilegiando le trame strette di passaggio, la palla a terra, le azioni corali. È davvero uno spettacolo vederli in campo, ma questi ragazzi hanno avuto il vantaggio di poter compiere un percorso di quattro anni trascorsi sempre con mister Carocci, un vantaggio enorme a questa età. Ciò si riflette perfettamente sul campo perché i ragazzi si conoscono, sanno quello che pretende da loro l’allenatore e giocano a memoria. La stessa Primavera sta facendo benissimo grazie a Siviglia che sta portando avanti un lavoro eccezionale soprattutto nella mentalità e nel carattere dei ragazzi, li sta forgiando e preparando per una carriera professionistica”.
Tornando alle novità 2016/2017, la più importante e in un certo senso storica per la Ternana Calcio riguarda le prime squadre femminili rossoverdi. Come sta andando questo nuovo progetto?
“Siamo orgogliosi e soddisfatti sia dal progetto sia dal successo che sta avendo perché nessuno si sarebbe aspettavo di ricevere 44 iscrizioni. Siamo riusciti a formare tre squadre: Esordienti, Pulcini e Piccolo Amici con allenatori molto bravi e preparati come Marco Toderi e Marco Petrucci che stanno svolgendo un lavoro magnifico. L’obiettivo resta quello di fare una squadra nazionale, anche per adeguarci alle normative della Federazione che imporranno la presenza di una squadra nazionale tra due anni, quindi stiamo cercando di precorrere i tempi e farci trovare pronti”.
Secondo te a livello italiano viene dato il giusto spazio e la giusta importanza al settore giovanile?
“Per quanto ci riguarda, dallo scorso anno il presidente Longarini si è interessato molto ai ragazzi e stiamo cercando di migliorarlo e qualificarlo per arrivare più in alto possibile. In Italia ci sono squadre che lavorano in modo eccezionale da sempre come Atalanta, Empoli, Torino, Fiorentina, Roma, mentre altre sono più in ritardo e devono fare di più perché, oltre a essere un grande ritorno economico, non c’è soddisfazione più grande di crescere in casa propria i giocatori e farli diventare protagonisti in prima squadra”.