Palumbo il match winner di Vercelli si racconta a TN: “Io, Gerrard, il gol e i baci…”
“Non vedevo l’ora di giocare. Per dimostrare a me stesso e al mister che anche io sono pronto per dare il mio contributo a questa squadra. E il gol all’ultimo minuto mi rispecchia: io non mollo mai”
Ecco Antonio Palumbo dopo la vittoria di Vercelli. Carico, sereno, disteso, sorridente. Diverso da quello che ultimamente si aggirava al Liberati. Avrebbe voluto più spazio, nelle partite scorse. E come ogni giocatore quando va in panchina “rosica”.
“Eh certo che rosico, se non rosicassi non farei il calciatore. Se non avessi voglia di giocare a 19 anni dovrei smettere”.
Ha segnato il suo primo gol fra i grandi, un sinistro magico, quasi telecomandato, vicino al sette della porta di Pigliacelli. Ha regalato tre punti alla Ternana. E lo ha fatto con la dedica già pronta:
“Beh non ho avuto dubbi. Io e la mia ragazza aspettiamo un bambino: nascerà a giugno. Ancora non sappiamo il sesso perché dall’ecografia ancora non si riesce a vedere. Ma va bene comunque. E il mio primo gol fra i professionisti l’ho subito dedicato a noi. Ci sono tante foto di me con il pallone sotto la maglietta. Le conserverò tutte e poi gliele faremo vedere”.
A proposito di foto, ne gira una che sembra che tu e Vitale vi baciate in bocca!
“Ma quale bocca! L’ho baciato con affetto perché per me è un fratello maggiore. Napoletano, sto spesso con lui. Con lui e con Dianda. Ma sono venuti tutti a complimentarsi e non solo per i tre punti. Questo è un bel gruppo. Io sono veramente contento di essere qui: ho la possibilità di crescere. Ma è chiaro che voglio giocare”
Quindi ti aspetti di farlo contro l’Ascoli?
“Lo spero, ovvio. Per la prestazione e per il gol che ho fatto. Senza nulla togliere ai miei compagni, che hanno fatto benissimo. Poi spetterà al mister e io accetterò ogni sua decisione, come sempre”
Sei partito da Scampia, un quartiere difficile, in cui devi diventare grande subito. E’ per questo che in campo sembra che sei più grande dei tuoi 19 anni?
“Non lo so, credo di sì. Sinceramente a me di quanti anni ho non me ne frega niente. Devo giocare a calcio. E devo farlo nel modo migliore possibile. Ho imparato a non sentirmi inferiore a nessuno. A girare sempre a testa alta, a guardare in faccia le persone. Io sono schietto. A volte anche duro. Ma sono fatto così, anche con me stesso. Pretendo molto da me e dagli altri”.
Questo deve essere l’anno della svolta?
“Deve… Non lo so… Ma vorrei essere sicuramente protagonista. Sono stato convocato con continuità in Nazionale B, mi sento bene e ho fatto un bel po’ di esperienza l’anno scorso. Quest’anno voglio sicuramente fare meglio della passata stagione. Sia come presenze che come gol… ma quello già l’ho fatto (e ride)”
Per arrivare ad essere il Gerrard italiano?
“Ma magari!!! Gerrard è in assoluto il giocatore che mi piace di più. Ha tutto. Fisico, piedi, tempi di inserimento, personalità. E’ il mio idolo. Anche se minimamente qualcuno mi paragona a lui non può che farmi piacere”
Quindi se è maschio si chiamerà Steve. Steve Palumbo, non suona male!
“Mi sembra un po’ presto per pensarci. Ma se devo chiamarlo Steve, allora speriamo sia femmina!!!”