Rigione non basta, la Primavera bloccata sullo 0-0 dal Benevento
Non va oltre lo 0-0 iniziale la Primavera della Ternana nella gara casalinga contro il Benevento. Per l'occasione Ezio Brevi propone la propria squadra con lo stesso sistema di gioco della prima e quindi largo al 3-4-3 con, novità di giornata, Rigione al centro della difesa. Per l'ex Cesena, squalificato in campionato è l'occasione per mettere nelle gambe minuti buoni in vista del rush finale del torneo di B. Dall'altra parte il Benevento che lascia in panchina Christian Cannavaro, figlio di Fabio campione del Mondo 2006 e attuale allenatore dello Guangzhou Evergrande.
Il nuovo sistema di gioco crea qualche problema nella gestione della palla in casa Ternana ma soprattutto nello sviluppo della manovra. Spesso Buono e compagni optano per il lancio lungo all'indirizzo di De Paoli. Nonostante le difficoltà i rossoverdi appaiono sin da subito superiori agli avversari ma faticano ad arrivare alla conclusione e quando ci riescono trovano spesso Barone attento e al 43' del primo tempo addirittura la traversa a dirgli di no su botta a colpo sicuro di Sicari.
Nella ripresa i padroni di casa hanno chiesto il calcio di rigore in due occasioni. Prima su un tocco di braccio di Rillo e poi su un intervento in area di Sparandeo ai danno di Castelletti. In entrambe le occasioni del direttore di gara ha preferito lasciar correre.
TERNANA-BENEVENTO 0-0
TERNANA (3-4-3): Vitali; Mazzarani, Rigione, Pinsaglia; Nesta, Argento, Buono, Di Renzo (11' st Mennini); Barbetta, De Paoli (34' st Castelletti), Sicari (24' st Massa). (Nardi, Amato, Tinti, De Nicola, Filipponi, Mignone, Ortolani, Coia, Ortolani, Luciani). All. Brevi.
BENEVENTO (3-4-3): Barone; Giobbe, De Caro, Sparandeo; Parisi, Volpicelli, Cuccurullo, Rillo; Donnarumma (44' st Cavaliere), Santarpia (38' st Conte), Eletto (28' st Pinto). (Volzone, Marchetti, Cannavaro, Casillo). All. Romaniello.
ARBITRO: Capone di Palermo (RInaoldi-Yoshirawa).
Ammonito: Rillo.