Addio Sinner, non c’è più niente da fare | Ha scelto di lasciarlo, non si torna più indietro

Addio Sinner, non c’è più niente da fare | Ha scelto di lasciarlo, non si torna più indietro

Jannik Sinner - fonte Ansa Foto - ternananews.it

La notizia ha preso alla sprovvista tutti i tifosi del tennista altoatesino. Sinner ora dovrà fare tutto da solo: ecco il perché.

Il 2024 è stato un anno complicato per Jannik Sinner. Certo, ci sono state alcune soddisfazioni importanti. Pensiamo per esempio alla conquista degli Us Open o della Coppa Davis o a quella della prima posizione nel ranking Atp, un risultato che mai nessun italiano prima di lui aveva raggiunto.

È stato però anche l’anno che ha portato Sinner alla ribalta dopo lo scoppio dello scandalo doping. Su di lui sono piovute critiche e accuse pesanti. Alla fine la vicenda si è conclusa con un accordo tra i legali del tennista e l’Agenzia Mondiale Antidoping, nonché con la squalifica fino a tre mesi.

Ci sono state poi le vicende sentimentali. La separazione tra Sinner e la tennista russa Anna Kalinskaya non è mai stata confermata, ma le indiscrezioni la danno per certa, considerando anche i pochi contatti avvenuti in pubblico.

C’è poi un’altra vicenda che ha creato parecchi dispiaceri a Sinner. È quella che riguarda il suo allenatore, Darren Cahill, che ha deciso di lanciarsi in nuove avventure e lasciarlo da solo.

Sinner senza allenatore, Cahill lo ha lasciato da solo

A spiegare le motivazioni di questa scelta è stato lo stesso Cahill. Lo ha fatto nel corso di un’intervista avvenuta nel podcast Tennis Insider Club, in cui l’allenatore ha spiegato le motivazioni dietro a questa decisione, sottolineando che dopo tre o quattro anni il rapporto tra coach e giocatore diventa più manageriale che formativo.

Il periodo ottimale per un coach è di tre o quattro anni“, ha detto Cahill. “Superato questo arco di tempo, il giocatore ha già assimilato tutto ciò che potevi insegnargli e il rapporto diventa più manageriale che formativo. Il miglior modo per allenare un tennista è dargli gli strumenti giusti per risolvere i problemi in autonomia. Quando arrivi al punto in cui gli dici qualcosa e lui già lo sa, significa che è arrivato il momento di cambiare. Serve una nuova voce, un nuovo stimolo“, ha affermato.

Darren Cahill accanto a Jannik Sinner - fonte Facebook - ternananews.it
Darren Cahill accanto a Jannik Sinner – fonte Facebook – ternananews.it

Le parole di Darren Cahill

L’allenatore ha voluto chiarire che non ci sono attriti o incomprensioni con Sinner. Tuttavia, vuole aiutarlo a diventare sempre più indipendente nella gestione della propria carriera, e questa sembra essere la strada giusta.

“Ho commentato un suo match per ESPN quattro o cinque anni fa e ho subito pensato: questo ragazzo ha qualcosa di speciale. Il suono della palla quando colpisce, il suo movimento in campo, la rapidità di esecuzione… Sapevo che sarebbe diventato un grande giocatore“, ha raccontato Cahill a proposito del momento in cui lo ha conquistato e lo ha spinto a voler diventare il suo allenatore.