Alcol e droga nella mia vita, dalle gioie con l’Inter al tunnel della dipendenza | Carriera rovinata

Alcol e droga nella mia vita, dalle gioie con l’Inter al tunnel della dipendenza | Carriera rovinata

Il logo dell'Inter (Lapresse - Ternana News)

Gli eccessi fuori dal campo hanno rovinato una carriera che poteva essere scintillante: l’ex Inter ha rischiato anche la vita.

Grandi giocate in campo, ma anche eccessi fuori dal rettangolo di gioco. Vista dell’esterno la vita di un calciatore può sembrare da sogno: soldi, fama, successo e tutto ciò che ogni uomo può desiderare.

Ma non sempre tutto è realmente scintillante come sembra. I calciatori sono degli esseri umani e come tali hanno delle piccole o grandi debolezze che a volte rischiano di compromettere la loro vita, anche ben oltre la propria carriera.

Il periodo vissuto dall’ex calciatore dell’Inter è stato davvero terribile: una parentesi della propria esistenza privata fatta di alcool e droga, che gli ha fatto rischiare anche di perdere la vita in alcune occasioni.

Un desiderio divenuto necessità a causa del forte stress, del voler provare nuove emozioni e per tante altre ragioni anche difficili da comprendere. L’importante, però, è che l’ex calciatore nerazzurro sia riuscito, seppur tra mille difficoltà, a lasciarsi alle spalle il periodo difficile della propria vita e a rimettersi sulla retta via.

Talento buttato via

Quando l’Inter lo acquistò dall’Ajax nell’estate del 2003, il calciatore olandese era considerato un astro nascente del calcio europeo. Andy Van Der Meyde, nonostante qualche sprazzo di classe purissima, non riuscì però mai a imporsi del tutto in nerazzurro.

54 le presenze con la maglia dell’Inter, impreziosite da quattro gol e 7 assist tra tutte le competizioni. Troppo poco per uno con le sue potenzialità. Un talento che l’olandese decise di buttare definitivamente via con il trasferimento all’Everton nell’estate del 2005, quando ebbero inizio i suoi veri problemi.

Van Der Meyde con l'Inter
Van Der Meyde con l’Inter durante un derby col Milan (Lapresse – Ternana News)

“Se non me ne fossi andato, sarei morto”

Nel corso di un’intervista rilasciata ad Amazon Prime Video, l’ex calciatore dell’Inter Andy Van Der Meyde, oggi 45enne, racconta alcuni particolati schioccanti della sua vita. Il periodo più buio per lui coincise con l’addio alla società nerazzurra e il trasferimento in Premier League, all’Everton nell’estate del 2005. “Quando sono arrivato all’Everton la mia carriera è praticamente finita. Ho fatto un sacco di stronzate. Lì è crollato tutto. Vivevo a Liverpool e uscivo giovedì, venerdì, sabato e domenica: e ogni sera bevevo parecchio. Ma la soddisfazione non era mai abbastanza. Quando l’alcol non mi è più bastato, ho iniziato con la droga, facevo uso di cocaina…, le ammissioni dell’olandese.

Sempre durante la stessa intervista, Van Der Meyde racconta quale sia stato il punto più basso che ha raggiunto, quello che gli ha fatto capire che avrebbe dovuto mettere un punto con quello stile di vita. “Una volta rimai sveglio due notti consecutive per via della cocaina. Ho capito che dovevo fare qualcosa. Ho chiamato il mio agente e gli ho detto che se non fossi andato via dall’Inghilterra, sarei morto”, le sue confessioni.