Arbitro sotto scorta, che dramma anche per la sua famiglia | “Paura per i miei figli”

Arbitro sotto scorta - fonte Lapresse - ternananews.it
La vicenda di questo arbitro ha suscitato un clamore senza precedenti. Ecco le sue ultime e preoccupanti dichiarazioni.
Non sempre la vita degli arbitri è facile. Con le loro decisioni possono influenzare le sorti di una qualsiasi partita e per questo motivo spesso finiscono al centro di polemiche e di discussioni importanti.
Un conto è però contestare le scelte di un direttore di gara, un altro è arrivare a minacciarlo e a prendersela non solo con lui, ma anche con la sua famiglia. È però quello che è successo all’arbitro di cui parliamo oggi, che si è trovato al centro di una vicenda a dir poco preoccupante.
A parlare della sua situazione è stato lui stesso durante una recente intervista comparsa su Il Corriere della Sera. Ha così svelato gli anni difficili che sta passando dopo essere stato messo sotto scorta insieme alla sua famiglia per via delle minacce arrivate da moltissimi tifosi.
Il protagonista di questa storia è l’ex arbitro Daniele Orsato. Oggi Commissario dello sviluppo e del talento arbitrale dell’Associazione Italiana Arbitri, ha passato anni difficili. Ecco che cosa ha dichiarato durante l’intervista.
L’arbitro sotto scorta dopo le minacce dei tifosi
La storia di Daniele Orsato ha dei retroscena a dir poco inquietanti. A parlarne è stato lui stesso durante l’intervista a Il Corriere della Sera. “Un arbitro sa di dover affrontare contestazioni, ma quella volta era diverso: c’erano di mezzo mia moglie e i miei due bambini piccoli. Il calcio dovrebbe essere passione, competizione, ma mai paura”, ha dichiarato.
Orsato non ha indicato quale partita possa essere stata la causa delle minacce, ma pensa possa essere quella giocata tra Inter e Juventus nel 2018. Ammise infatti di aver sbagliato a non punire un fallo di Pjanic su Rafinha.

L’appello di Daniele Orsato
Orsato è consapevole del problema delle minacce agli arbitri. “Ogni settimana incontravo colleghi aggrediti da giocatori, dirigenti o tifosi. Quanta rabbia e tristezza ascoltare i loro racconti”, ha raccontato. E così ha avuto modo di lanciare un appello perché questa difficile situazione cambi e il calcio torni a essere uno sport che non ha questo problema così duro.
“Chi aggredisce un arbitro dovrebbe essere punito come chi si scaglia contro un carabiniere. Questa è violenza criminale e bisogna essere severi”, ha dichiarato Orsato lanciando un appello ai tifosi soprattutto delle categorie di minori, dove gli arbitri sono spesso giovani. “Pensate a quei ragazzi e ragazze come se fossero i vostri figli. Vi piacerebbe se qualcuno li insultasse senza motivo?”, ha detto.