“Avevano bisogno di soldi”: addio amaro alla Serie A | Lo hanno ceduto controvoglia
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Addio controvoglia in Serie A - TernanaNews.it (Foto LaPresse)
Non aveva alcuna intenzione di andarsene, ed invece lo hanno ceduto a sorpresa: addio controvoglia in Serie A
Il suo obiettivo era quello di continuare a giocare in Serie A e di non lasciare assolutamente l’Italia per tanti motivi. In primis perché si era ambientato alla grande e poi era uno dei migliori nel suo ruolo.
Poco importava alla sua ex società che, dopo aver ricevuto una di quelle offerte a dir poco irrinunciabili, non ci ha pensato su due volte e lo ha messo ad un bivio: o vai via o ti cediamo noi. Insomma, la sostanza non cambia affatto.
Di questo ne ha parlato nel corso di una intervista rilasciata ai microfoni del quotidiano “Relevo” in cui si è, appunto, soffermato sulla sua esperienza importante in Italia e del suo addio “controvoglia”.
A distanza di anni da quando è stato costretto a svuotare l’armadietto ed a fare le valigie è ritornato su quell’episodio che difficilmente potrà mai dimenticare.
Addio amaro alla Serie A, è andato via controvoglia: “Dovevano monetizzare”
In questa stagione ha preso l’importante decisione di trasferirsi in Turchia tra le fila del Trabzonspor. Dopo 9 anni trascorsi in Spagna con l’Atletico Madrid, uno in Inghilterra con il Manchester City e ben tre con la Fiorentina, Stefan Savic ha deciso di vuotare il sacco. Raccontando i motivi che lo hanno spinto a lasciare la Serie A. Anzi, i motivi in cui è stato spinto a lasciare i gigliati visto che non voleva affatto andarsene dall’Italia.
Queste sono alcune delle sue considerazioni a riguardo: “Dopo 3 anni il club aveva bisogno di monetizzare e vendere alcuni giocatori. Tutti decisero che avevo mercato. Sapevo che sarei andato via quell”estate e si parlava già molto dell’Inghilterra, di altre società in Italia. In quel periodo avevo una importante offerta economica dallo Zenit. Il giorno dopo mi hanno detto: ‘L’Atletico Madrid ha una possibilità, c’è un’offerta’. E ho detto subito: ‘Vado’“.
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Addio amaro all’Italia, non voleva lasciare il club: “Ecco la verità”
Tra lo stipendio che percepiva a Firenze e quello di Madrid non cambiava granché. Poi con l’Atletico è stato comunque amore a prima vista: “Mi piaceva il modo in cui giocavano, due stagioni prima erano arrivati in finale di Champions League”.
Una decisione sì sofferta, ma allo stesso tempo molto semplice. Dopo una chiacchierata con il suo agente si è convinto nel trasferirsi ai “Colchoneros”: “Simeone mi disse che ero il pezzo mancante della difesa e che mi stava aspettando. L’aspetto economico non era importante“.