Bufera in Serie A, paura per il club | Che rischio: è intervenuta persino la Procura Federale
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Sulla vicenda è intervenuta la Procura Federale (Lapresse - Ternana News)
Sulla sgradevole vicenda è intervenuta anche la Procura Federale: arrivata la decisione.
La sana rivalità sportiva e lo sfottò calcistico sono due ingredienti che da sempre rendono ancora più avvincente il mondo del calcio.
Non c’è tifoso che si rispetti che non si sia mai ritrovato a “litigare” scherzosamente per difendere la propria squadra del cuore o a punzecchiare i club rivali. Normali storie di tifo.
Capita però a volte di esagerare e superare il limite e allora a quel punto iniziano i problemi: nel caso in questione la vicenda rischia di assumere dei contorni davvero importanti, visto che è addirittura scesa in campo la Procura Federale che ha sanzionato il calciatore.
Già, proprio così. Perché il protagonista di uno sfottò – decisamente di cattivo gusto – in questa occasione non è stato un tifoso, ma sorprendentemente un calciatore. Che è andato davvero molto oltre con un brutto gesto.
Una sfida da sempre rovente
Quello di Genova è sempre stato uno dei derby più “caldi”. Le tifoserie di Genoa e Sampdoria sono tra le più passionarie d’Italia e la rivalità tra i due club spesso dà vita purtroppo a scontri e avvenimenti poco piacevoli. Come se non bastasse tutto ciò, c’è anche chi ha avuto la poco felice idea di aizzare ancora di più i tifosi.
Parliamo di Albert Gudmundsson, attaccante che la scorsa estate ha lasciato il Genoa per trasferirsi alla Fiorentina, ma che evidentemente è rimasto legatissimo alla sua ex squadra. Nulla di male, ci mancherebbe. Ciò che invece è profondamente sbagliato è il messaggio che l’islandese ha pubblicato nelle storie del suo profilo Instagram poche ore prima del derby di Coppa Italia di inizio stagione tra Genoa e Sampdoria, gara che ha visto i blucerchiati superare il turno ai calci di rigore.
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“Condotta sleale e antisportiva”
A poche ore dal match, Albert Gudmundsson ha condiviso sul proprio profilo Instagram una storia con la scritta “Doria m***a” su un cassonetto dell’immondizia per le vie di Firenze. Inizialmente il calciatore è stato multato per questo gesto, così come è stata multata la Fiorentina, suo attuale club.
Sulla vicenda è scesa in campo la Procura Federale che ha accuso Gudmundsson che è stato accusato di “condotta sleale e antisportiva ai sensi dell’art 4 del codice di giustizia sportiva“. L’episodio come detto non ha portato a una squalifica del calciatore – come temeva inizialmente la Fiorentina – ma solo a un’ammenda di 2500 euro arrivata dopo il patteggiamento tra le parti.