“È stato protetto”: bufera su Sinner | Due pesi e due misure: arriva la sentenza sul suo futuro

Il tennista altoatesino è ancora una volta sotto attacco. C’è chi lo accusa di essere stato favorito dalle autorità del tennis.
Si riaccendono ancora una volta i riflettori su Jannik Sinner. Il tennista altoatesino è da diverso tempo nell’occhio del ciclone per via dello scandalo doping di cui è stato protagonista nel corso degli ultimi mesi.
La vicenda Clostebol è terminata qualche settimana fa in modo del tutto inaspettato. A metà aprile si sarebbe dovuta tenere l’udienza del Tribunale Arbitrale dello Sport sul caso, ma i legali di Sinner sono arrivati ad un accordo con l’Agenzia Mondiale Antidoping.
Così, sono solo tre i mesi di squalifica per Jannik Sinner, che resterà lontano dal campo fino a maggio. La vicenda però continua a far discutere. Negli ultimi mesi, infatti, il tennista altoatesino è stato più volte attaccato da molti colleghi tennisti e sportivi.
La motivazione? Secondo molto di essi, a Sinner sarebbe stato concesso un trattamento di favore, essendo il numero 1 del momento nel ranking Atp. Sono stati molti ad attaccarlo. E nelle ultime ore, quasi due settimane dopo l’accordo con la Wada, sono arrivate nuove dichiarazioni su Sinner.
Sinner sotto attacco, di nuovo
A parlare del caso è stato Filippo Magnini. L’ex nuotare, che nel 2018 era stato squalificato per quattro anni per uso o tentato uso di doping (poi assolto nel 2020), ha parlato del tennista durante l’MVP Most Valuable Podcast, condotto da Flavio Dotto e Luca Bizzarri.
“È veramente un fenomeno, un campione e ha fatto appassionare tanti, tante generazioni, ma i titoli di giornale sono stati tutti a suo favore, cioè la stampa l’ha protetto molto ma è giusto perché è un campione… Io sono stato massacrato“, ha dichiarato Filippo Magnini durante la puntata del podcast.

Le dichiarazioni di Filippo Magnini
L’ex nuotatore non si è fermato qui. Magnini, infatti, ha anche sottolineato le disparità nelle tempistiche tra le vicende giudiziarie di Sinner e le sue. “Sinner ha probabilmente avuto un trattamento particolare: il martedì la positività, il mercoledì la sentenza mentre io ho dovuto aspettare ben sette anni”, ha affermato
“Ho pianto un mese… sono invidioso del trattamento particolare che ha ricevuto lui, ma sono anche contento di come lo stanno trattando e questo potrebbe essere uno dei primi casi che fa vedere le cose più a favore degli atleti soprattutto quando ci sono casi veramente ridicoli che non stanno né in cielo né in terra. Bisogna evitare la gogna mediatica fin dal momento zero, quando non si sa ancora nulla”, ha poi concluso l’ex nuotatore.