“Il calcio mi annoia”: il campione esce allo scoperto | Dopo tanti anni arriva l’amara verità

Annoiato dal calcio - fonte Lapresse - ternananews.it
Le dichiarazioni di questo celebre calciatore non sono passate inosservate. Ecco che cosa ha dichiarato sul calcio di oggi.
Il calcio di oggi è al centro di alcune importanti critiche. Se i tifosi sono ancora tantissimi e ogni fine settimana gli stadi di tutta Italia si riempiono, c’è anche chi non ama il modo in cui si gioca oggi. Proprio come questo celebre calciatore, che ha espresso la sua opinione di recente durante un’intervista a Italpress.
Le sue parole ovviamente non sono passate inosservate. Anche perché arrivano da un leggendario portiere, tra i più celebri e i più forti che abbiano mai giocato nel nostro paese. La sua opinione in merito è dunque decisamente importante.
Si tratta niente meno che di Stefano Tacconi. Tre anni dopo l’aneurisma che lo ha colpito, ha parlato di questa vicenda ma anche del calcio di oggi durante l’intervista a Italpress, rubrica condotta da Claudio Brachino.
Il suo parere sul calcio di oggi è decisamente duro e ovviamente ha spaccato in due l’opinione pubblica. Tacconi ha anche avuto modo di indicare quello che vede come il suo erede, ma anche di ripercorrere il suo percorso dopo l’aneurisma che lo ha colpito quasi tre anni fa.
Stefano Tacconi parla del calcio di oggi
Tacconi non è di certo il primo portiere ad esprimere parole dure contro il calcio di oggi. La sua opinione in merito è decisamente chiara: “Mi annoia e non mi piace. Partono tutti dal portiere e nessuno tira in porta”, ha infatti affermato.
Ha però individuato un possibile suo erede: “Mi piace Carnesecchi, potrebbe essere il mio erede. Mi assomiglia e sta parando bene e ha la fortuna di giocare in una squadra in forma come l’Atalanta“, ha poi affermato. Di sicuro, a Carnesecchi farà piacere scoprire che cosa pensa un portiere leggendario come Tacconi.

Un duro percorso per riprendersi dall’aneurisma
Oltre a ciò, Tacconi ha parlato anche dell’aneurisma . “Avevo un mal di testa fortissimo dal mattino, ma dovevo partecipare a un evento benefico. Sono andato e sono crollato a terra. Fortunatamente mio figlio sapeva come comportarsi con le operazioni di primo soccorso. È stato molto bravo e ha avuto una grande forza, ma per lui è stato un grande spavento“, ha raccontato ripercorrendo il drammatico 22 aprile 2022.
“Avere la famiglia accanto è la medicina migliore, non vedevo l’ora di lasciare l’ospedale e tornare a casa. Un paziente guarisce molto più facilmente”, ha dichiarato a proposito del periodo subito dopo il fatto. Il mondo del calcio gli è stato però vicino: “Mio figlio ha ricevuto tantissime chiamate. Anche Vialli e Schillaci avevano fatto un videomessaggio per me. Sono due messaggi che tengo nel cuore”.