Il portiere condannato per truffa: decisione shock | La sua vita è rovinata per sempre
Arriva la condanna per il portiere, le accuse non gravissime visto che si parla di truffa: la sua vita è rovinata per sempre
L’inchiesta si è conclusa negli ultimi giorni. Non una inchiesta qualunque visto che ha interessato il mondo del calcio. In particolar modo quello italiano con protagonista (in negativo) il noto portiere.
Lo stesso che ha ricevuto la condanna. Le accuse nei suoi confronti sono molto gravi visto che si parla di truffa. La pena? Un anno, un mese e dieci giorni di reclusione.
Non solo la prigione, ma anche una multa pesante visto che è costretto a pagare oltre 500mila euro di multa. Il processo, quindi, nei suoi confronti si è concluso. L’accusa, inoltre, è anche quella di aver raggirato un giovane calciatore.
A quest’ultimo tante promesse. Tra queste un contratto con una squadra di calcio della Serie B svizzera. Non solo: anche un contratto di sponsorizzazione con il marchio storico della Nike.
Accusato di truffa, il portiere nei guai: processo concluso
Il processo che ha visto come protagonista Marco Paoloni si è andato a concludere. Come riportato in precedenza l’ex estremo difensore, oggi 40enne, è accusato di aver promesso ad un giovane calciatore proveniente dalla provincia di Pordenone contatti con squadre e sponsor importanti. Pochi giorni fa, precisamente giovedì 6 febbraio, il giudice Beatrice Arnosti ha dato il suo definitivo “via libera” per quanto riguarda la confisca dei beni sequestrati.
Assolta da ogni accusa, invece, Sabrina Sacco (all’epoca dei fatti coimputata dello Stesso Paoloni) visto che per lei il fatto non costituisce reato. Il nome della donne era finita nel procedimento visto che una parte delle somme erano state sottratte alla vittima e versate su PostePay. I due imputati erano difesi dall’avvocato Gaetano Martellucci.
Processo concluso, l’ex portiere è accusato di truffa: andrà in carcere
Una vicenda durata poco più di un anno e che era stata denunciata ai carabinieri della stazione di Caneva nel 2023. La vittima, alle forze dell’ordine, aveva rivelato che il tutto era nato grazie ad uno scambio di messaggi su Messenger. In quella occasione Paoloni si era presentato come intermediario calcistico, proponendo al giovane calciatore un contratto con una squadra elvetica di Serie B (Fc Will 1900) ed un contratto con un noto marchio sportivo.
Un contratto di quasi 5mila (per la precisione 4.800 euro) al mese. Prima di avviare queste trattative, però, l’ex portiere aveva chiesto subito 15mila euro per pagare le spese del contratto con la società sportiva e 2.500 con la Nike. Paoloni, inoltre, aveva richiesto alcuni anticipi. La vittima ha iniziato ad effettuare i primi versamenti. Attraverso la PostePay sono stati inviati 2.200 euro.